“Apocalisse di colori”

 

Giuseppe Papetti

 

Ho incontrato Giuseppe Papetti a Vercelli lo scorso marzo,  in occasione della mostra allestita nell’ex chiesa di Santa Chiara per ospitare le sue splendide opere. Pittore Lomellino, ha vissuto in Belgio e a Parigi, dove l’incontro con un pittore Russo lo spinge ad affinare la sua inclinazione per le immagini sacre, iniziando a realizzare splendide icone, rigorosamente canoniche ma al tempo stesso profondamente personali.


 

 

Nella mostra Vercellese il pittore presenta invece un’opera di grandi dimensioni, composta da ben ventidue tavole. Alcune di queste, in dimensioni e forme variabili, sono composizioni a se stanti, perfettamente inserite nel tema generale ma ammirabili singolarmente;  altre compongono invece una scena complessiva solamente se accostate fra loro, raggiungendo in tal caso dimensioni ragguardevoli, tali da richiedere una certa distanza per poter essere apprezzate nella loro totalità.

 

 

L’argomento della mostra, tema portante del lavoro svolto da Papetti, è l’Apocalisse di Giovanni, un passo della Bibbia che lo stesso Giovanni precisa di avere scritto nell’isola di Patmos, in Grecia, dove si trovava in esilio per aver predicato la parola di Dio e aver reso testimonianza a Gesù Cristo.  Il libro descrive una serie di visioni, che l’Apostolo avrebbe avuto ricevendo da Dio il comando di scrivere tutto quello che vedrà ed udrà durante le visioni stesse.

 


L’apostolo  ha dunque qui la visione del trono di Dio e di ciò che lo circonda, ma gli viene mostrato anche ciò che avverrà sulla terra: la distruzione dei nemici di Dio, di satana e la salvezza di coloro che, divenuti servitori di Dio, sfuggiranno alla distruzione. Il libro della rilevazione è pieno di simbolismi e di personaggi inquietanti, che nascondono molti significati interpretabili in base al contesto di riferimento.


Un testo, dunque, al tempo stesso misterioso e interessante. Molte sono le teorie e le ricerche che sono state effettuate per interpretare questo libro, ed il maestro Giuseppe Papetti ha voluto, a sua volta, fornirci il suo punto di vista, raccontandoci l’apocalisse attraverso una serie di immagini,  riuscendo nel contempo a rimanere fedele al contenuto della Bibbia e al suo genio artistico, che gli ha permesso di comporre immagini forti, dense di significato e dai cromatismi decisamente affascinanti.


 

Il catalogo della mostra è edito da Loquendo editrice e può essere acquistato sotto forma di uno splendido libro fotografico, che racchiude, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte, anche notizie sulla loro realizzazione e sull’interpretazione delle stesse secondo la visione dell’autore.

(http://www.loquendoeditrice.it/catalogo/i-nostri-libri/loquendo-visioni/apocalypsis-iohannis-detail)

 

Apocalypsis Iohannis, di Giuseppe Papetti

 

Autore che non ha mancato di presenziare alla inaugurazione della mostra Vercellese (evento dal quale sono tratte le foto proposte) facendo da cicerone ai presenti e permettendo di ammirare la mostra in un modo unico, avendo a disposizione l’appassionato racconto della genesi di ogni singola immagine, vissuto attraverso i ricordi e le parole del loro creatore.

 


Giuseppe Papetti, mentre illustra le sue opere
(cliccare sulle fotografie per ingrandirle)


     
     
 
Elisabetta_e_Elisabetta
Elisabetta & Elisabetta
 
 

 
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